Consiglio di Stato sentenza n. 219 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:219SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che: 1) L'amministrazione comunale può legittimamente esercitare il potere di annullamento in autotutela di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) edilizia, anche dopo la scadenza del termine per l'adozione di provvedimenti inibitori, qualora risulti mancante un presupposto di legittimità della SCIA, come il deposito del progetto al Genio civile per le verifiche antisismiche. In tali casi, l'interesse pubblico alla tutela della sicurezza antisismica dell'edificio è prevalente rispetto all'affidamento del privato. 2) Il consenso del condominio è necessario quando uno dei condomini intenda realizzare (o sanare) opere che modifichino la facciata dell'edificio condominiale, in quanto il "decoro architettonico" delle facciate costituisce un bene comune dell'edificio, a prescindere dal giudizio sul risultato estetico dei lavori progettati. 3) Il termine per l'impugnazione di un titolo edilizio da parte di un terzo decorre dalla piena conoscenza del provvedimento, che ordinariamente s'intende avvenuta al completamento dei lavori, a meno che non sia data prova di una conoscenza anticipata. L'esposizione del cartello di cantiere non integra, di per sé, una forma di conoscenza legale del titolo edilizio. 4) Il giudice amministrativo può rilevare i difetti di istruttoria del procedimento amministrativo e valutare gli aspetti di ragionevolezza e illogicità del provvedimento finale, anche in presenza di rilevanti ambiti di discrezionalità tecnica dell'amministrazione. In particolare, il rilascio di un nulla osta paesaggistico da parte della Soprintendenza, basato esclusivamente sugli esiti di una indagine termografica che lascia margini di incertezza sulla preesistenza delle aperture, può essere annullato per carenza istruttoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/01/2022

N. 00219/2022REG.PROV.COLL.

N. 03023/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3023 del 2020, proposto da
((omissis)) di ((omissis)) & C. S.a.s., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Firenze, via delle Mantellate n. 8;

contro

Comune di Firenze, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Polibio n. 15;
Regione Toscan…

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