Cassazione penale Sez. V sentenza n. 54269 del 21 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54269PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale, funzionale all'adozione di misure di prevenzione ai sensi della legge n. 575 del 1965, può legittimamente fondarsi su elementi di prova e/o indiziari tratti da procedimenti penali, anche non ancora conclusi, nonché su precedenti penali e significative frequentazioni, a prescindere dall'esito definitivo del processo penale, essendo sufficiente la valutazione della concreta pericolosità sociale del soggetto, senza che l'assoluzione in sede penale comporti automaticamente l'esclusione della pericolosità sociale. Il giudizio di pericolosità sociale, pertanto, può essere formulato anche in assenza di una condanna penale definitiva, purché sulla base di un quadro indiziario grave, preciso e concordante, che consenta di ritenere accertata l'appartenenza del soggetto ad un contesto criminale di tipo mafioso. In tali ipotesi, le misure di prevenzione personali e patrimoniali adottate nei confronti del soggetto ritenuto socialmente pericoloso diventano irrevocabili per l'inutile esperimento dei mezzi di impugnazione, in quanto la loro applicazione non è subordinata all'accertamento della responsabilità penale, ma alla valutazione della concreta pericolosità sociale del proposto, anche in assenza di una condanna definitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO P. Antonio - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MORELLI Frances - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 04/03/2016 della CORTE APPELLO di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCA MORELLI;
lette le conclusioni del PG Dott. CARDIA Delia, per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Viene proposto ricorso avverso l'ordinanza della Corte d'Appello di Palermo con cui e' stato confermato il decreto del Tribunale di Trap…

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