Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18905 del 5 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18905PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto non solo dalla gravità astratta del titolo di reato, ma anche dalla concreta modalità di realizzazione della condotta illecita, dalla sua sistematicità, perduranza e stabilità nel tempo, nonché dalla molteplicità dei fatti contestati, in quanto tali elementi possono essere sintomatici di una personalità proclive al delitto e di una radicata incapacità dell'indagato di autolimitarsi nella commissione di ulteriori condotte criminose. Inoltre, il pericolo di reiterazione non va inteso come pericolo di reiterazione del medesimo fatto reato, ma come pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, che possono essere considerati tali non solo quando offendono il medesimo bene giuridico, ma anche quando presentano "uguaglianza di natura" in relazione al bene tutelato e alle modalità esecutive. Pertanto, la dichiarazione di fallimento di una società, pur potendo impedire all'indagato di ricoprire cariche formali, non esclude di per sé il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, qualora emerga che l'indagato abbia agito anche in qualità di amministratore di fatto. Infine, il requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione non va equiparato all'imminenza del pericolo di commissione di un ulteriore reato, ma indica la continuità del "periculum libertatis" nella sua dimensione temporale, che va apprezzata sulla base della vicinanza ai fatti in cui si è manifestata la potenzialità criminale dell'indagato, ovvero della presenza di elementi indicativi recenti, idonei a dar conto dell'effettività del pericolo di concretizzazione dei rischi che la misura cautelare è chiamata a realizzare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CANANZI F. - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/09/2022 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO CANANZI;
lette la requisitoria e le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale FRANCESCA CERONI, che ha chiesto dichiararsi annullarsi con rinvio l'ordinanza impugnata;
lette le conclusioni depositate dall&#…

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