Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22202 del 29 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:22202PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'adottare una misura cautelare personale, è tenuto a fornire una motivazione puntuale e argomentata in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, valutando criticamente e in modo completo le fonti indiziarie, senza limitarsi a mera elencazione descrittiva degli elementi di fatto. La motivazione deve esplicitare il ragionamento logico-giuridico che conduce all'affermazione della gravità indiziaria, senza omettere l'esame di specifici profili rilevanti evidenziati dal giudice di legittimità in sede di annullamento con rinvio. Il mancato adempimento di tale obbligo di motivazione comporta l'annullamento del provvedimento cautelare, con rinvio al giudice di merito affinché proceda a nuovo esame, esponendo puntualmente le ragioni che sorreggono la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e la conseguente necessità di applicare la misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS) avverso l'ordinanza del Tribunale della liberta' di Perugia del 8.7.2013.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere ((omissis));

udite le conclusioni del sostituto procuratore generale ((omissis)) sulla inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale del riesame di Perugia, decidendo a seguito di annullamento con rinvio (disposto dalla 6 sezione di questa Corte…

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