Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 48376 del 28 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:48376PEN

Massima

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Il giudice, anche in presenza di meri errori materiali nella redazione della sentenza, è tenuto a disporne la correzione ai sensi dell'art. 130 c.p.p., al fine di assicurare la piena validità e regolarità formale del provvedimento giurisdizionale. Tale obbligo di correzione si fonda sul principio di legalità processuale, che impone il rispetto rigoroso delle norme che disciplinano la forma e la struttura degli atti giudiziari, a garanzia della certezza del diritto e della corretta amministrazione della giustizia. La mancata apposizione della firma del presidente del collegio, quale elemento essenziale della sentenza, integra un vizio di forma che deve essere prontamente rimosso, senza che ciò comporti alcuna modifica del contenuto decisorio del provvedimento. Il giudice, pertanto, è tenuto a disporre la correzione dell'errore materiale, anche d'ufficio, al fine di assicurare la piena validità ed efficacia della pronuncia, in ossequio ai principi di legalità, buon andamento e imparzialità dell'attività giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

La Corte:

visti gli atti, la sentenza ed il decreto 12/10/2011 del Presidente di questa sezione;

sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

Udito il Procuratore Generale in persona del dott. Vito Monetti che ha concluso per la correzione dell'errore materiale;

Vista la sentenza emessa da questa seconda sezione penale nella udienza pubblica del 23/06/2011 e relativa al ricorso n. 16327/011 R.G., proposto da:

(OMES…

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