Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10314 del 17 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10314PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legalità sulla sentenza di merito, non può sostituirsi al giudice di fatto nella valutazione del materiale probatorio, essendo precluso al giudice di cassazione un riesame del merito della vicenda processuale. Pertanto, il vizio di motivazione denunciato in relazione all'affermazione della responsabilità dell'imputato per il reato di lesioni personali è inammissibile, in quanto si risolve in un tentativo di indurre la Corte a effettuare una rivalutazione del compendio probatorio, attività non consentita al giudice di legittimità. Analogamente, sono inammissibili i motivi di ricorso che si appuntano sull'utilizzabilità di prove che il giudice di appello non ha utilizzato ai fini della pronuncia di condanna, essendo questa fondata esclusivamente sulla testimonianza resa in dibattimento e sulla certificazione medica. Tuttavia, la Corte di cassazione rileva d'ufficio l'illegalità della pena pecuniaria applicata per il reato di minaccia, in quanto non conforme al limite edittale previsto all'epoca del fatto, e pertanto provvede alla sua rideterminazione entro i limiti di legge, annullando la sentenza senza rinvio limitatamente a tale profilo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabet - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/09/2019 della CORTE di APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dr. Elisabetta Maria Morosini;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Mignolo Olga, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni del difensore, avv. (OMISSIS), ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

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