Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19843 del 19 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19843PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nell'esercizio delle proprie funzioni, anche in regime di attività intramuraria, predispone e rilascia certificazioni o documenti falsi, ovvero compie atti contrari ai doveri del proprio ufficio, in cambio di un compenso indebito, commette il reato di corruzione propria. Tale condotta è punibile anche nel caso in cui il compenso sia soltanto promesso e non effettivamente corrisposto, essendo sufficiente l'accordo illecito tra le parti. La qualifica pubblicistica del soggetto agente sussiste non solo nel momento in cui percepisce l'onorario destinato in parte all'ente pubblico, ma anche quando svolge attività di rilascio di certificazioni o compie altri atti nell'ambito delle proprie funzioni istituzionali, anche se in regime di attività intramuraria. Inoltre, la consapevolezza dell'imputato circa la qualifica pubblicistica del soggetto corrotto può essere desunta dalle circostanze oggettive, come il fatto che la prestazione sia stata resa nell'ambito di una struttura sanitaria pubblica. La falsità della documentazione medica prodotta, attestante patologie inesistenti o fatti non veritieri, integra altresì i reati di falsità ideologica e truffa aggravata ai danni dell'ente pubblico di appartenenza, qualora tale documentazione sia stata utilizzata per ottenere indebitamente benefici o assenze dal servizio. In tali casi, la mera produzione della documentazione falsa è sufficiente a integrare il reato di truffa, senza che sia necessario dimostrare ulteriori condotte fraudolente finalizzate a indurre in errore la pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato Giusep - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/06/2020 della Corte Appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Pierluigi Di Stefano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Senatore Vincenzo, che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' dei ricorsi.
udito l'avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'A…

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