Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1360 del 2013

ECLI:IT:TARMI:2013:1360SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse qualora l'amministrazione intimata adotti successivamente alla proposizione del ricorso un espresso provvedimento di diniego, che non sia stato impugnato con ricorso per motivi aggiunti. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto viene meno l'interesse del ricorrente alla decisione sul ricorso originario. Ciò in applicazione dei principi di economia processuale e di concentrazione del contenzioso, in base ai quali il ricorrente deve far valere tutte le proprie doglianze in un unico giudizio, evitando la frammentazione del contenzioso. Inoltre, il giudice, in considerazione dell'andamento della controversia, può disporre la compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti, in assenza di soccombenza integrale di una delle stesse.

Sentenza completa

N. 00260/2013
REG.RIC.

N. 01360/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00260/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 260 del 2013, proposto da:
Yazidi Mondher, rappresentato e difeso dall'avv. Susanna Angela Tosi, con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via Vespri Siciliani, 38;

contro

Ministero dell'Interno - Questura di Milano, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura dello Stato, domiciliato in Milano, via Freguglia, 1;

per l'accertamento

dell’illegittimità del silenzio mantenuto dall’amministrazione intimata sull’istanza di rilascio del permesso di soggiorno presentata dal ricorrente.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto …

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