Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10959 del 12 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:10959PEN

Massima

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Il giudice di cognizione, nel caso di proscioglimento per vizio totale di mente, non è tenuto a motivare espressamente l'assenza di pericolosità sociale dell'imputato, in assenza di una premessa fattuale che imponga l'accertamento della perdurante pericolosità. Ciò in quanto, esclusa l'applicazione automatica della misura di sicurezza a seguito della causa di esclusione della punibilità, il giudice è vincolato a motivare la sua decisione solo in caso di apposito accertamento sullo stato attuale di pericolosità, che non è affatto implicato per sé da quello relativo al momento del commesso reato. La motivazione sulla pericolosità sociale è quindi necessaria solo quando il giudice dispone l'applicazione di una misura di sicurezza, non anche quando non la applica, in assenza di una premessa fattuale che imponga tale accertamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di TRIESTE;

nei confronti di:

1) TE. CA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/01/2008 GIUDICE DI PACE di GEMONA DEL FRIULI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

udite le conclusioni di rigetto del S.P.G., Dr. SALZANO F..

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