Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2791 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:2791SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, adottato ai sensi dell'art. 31 del d.P.R. n. 380 del 2001, ha carattere essenzialmente vincolato e non necessita di una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico alla rimozione, essendo sufficiente il mero accertamento dell'abusività delle opere. Pertanto, l'ordine di demolizione è legittimamente adottato anche in presenza di una domanda di condono edilizio pendente, in quanto la mera presentazione dell'istanza di sanatoria non autorizza la prosecuzione dei lavori di completamento o ampliamento delle opere oggetto della richiesta, le quali, fino al momento dell'eventuale concessione della sanatoria, restano comunque abusive. Inoltre, in presenza di manufatti non condonati, non è consentita la realizzazione di interventi ulteriori che, anche se riconducibili nella loro individuale oggettività a categorie che non richiedono il permesso di costruire, assumono le caratteristiche di illiceità dell'abuso principale, per cui la sanzione non può essere diversa dalla demolizione applicabile all'opera cui ineriscono. L'art. 35, co. 14, della legge n. 47 del 1985, che regola le modalità e le condizioni in base alle quali è consentito al presentatore dell'istanza di sanatoria di completare, sotto la propria responsabilità, le opere abusive oggetto della domanda, dimostra semmai che, in linea di principio, è tassativamente inibita la prosecuzione dei lavori e la modificazione dello stato dei luoghi, se non con l'osservanza delle cautele previste dalla legge. Infine, l'indicazione dell'area di sedime e di quella necessaria alla realizzazione di opere analoghe non costituisce un elemento essenziale dell'ordine di demolizione ai fini della legittimità dell'atto, in quanto tale specificazione è piuttosto richiesta in vista dell'acquisizione, in ampliamento all'area strettamente di sedime del manufatto abusivo, dell'ulteriore (eventuale) area necessaria alla realizzazione di opere analoghe, secondo le prescrizioni dell'art. 31, co. 3, del d.P.R. n. 380 del 2001.

Sentenza completa

N. 03890/2007
REG.RIC.

N. 02791/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03890/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3890 del 2007, proposto da: Orsi Liberato, Festinese Francesca e Orsi Antonino,
rappresentati e difesi dall'avv. Lorenzo Giustiniani, con domicilio eletto in Napoli, via Monte di Dio, n. 4 presso l’avv. Antonio Cento;

contro

Comune di Massa Lubrense, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avv. Ferdinando Pinto, con domicilio eletto presso l’avv. Erik Furno in Napoli, via Cesario Console, n. 3;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 195 del 10.04.2007; nonché degli atti connessi;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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