Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47847 del 10 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:47847PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel pronunciare sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 c.p.p., è tenuto a verificare l'insussistenza di cause di proscioglimento di cui all'art. 129 c.p.p. e la congruità della pena concordata, senza dover fornire una motivazione analitica sulla qualificazione giuridica del fatto e sulla ricorrenza delle circostanze, salvo il caso in cui l'accordo abbia presupposto una modifica dell'imputazione originaria. Pertanto, la sentenza di patteggiamento può essere impugnata per Cassazione solo per vizi di motivazione evidenti, non essendo ammissibili censure relative all'entità della pena o alla mancata considerazione di ulteriori circostanze attenuanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. l'(OMISSIS));

avverso la sentenza del G.I.P. del Tribunale di Venezia, in data 30/03/2012.

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza - ex articolo 4…

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