Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 233 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:233SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che modifica unilateralmente i limiti quantitativi di conferimento di rifiuti in una discarica, senza rispettare le garanzie partecipative del gestore dell'impianto titolare dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA), è illegittimo per violazione del principio del contrarius actus e del diritto di partecipazione del soggetto interessato. L'Amministrazione, nel modificare l'AIA, deve seguire un procedimento analogo a quello previsto per il suo rilascio iniziale, garantendo al gestore dell'impianto la possibilità di interloquire e far valere le proprie ragioni. Inoltre, la competenza a disporre la modifica dell'AIA spetta al dirigente del servizio competente, non al dirigente generale, salvo diversa previsione normativa. La mancata comunicazione di avvio del procedimento di modifica dell'AIA al gestore dell'impianto, titolare di un interesse qualificato, integra una violazione del principio di partecipazione e del contraddittorio, rendendo illegittimo il provvedimento adottato. Infine, la modifica dell'AIA, che incide sui limiti quantitativi di conferimento, deve essere preceduta dall'acquisizione dei pareri degli enti preposti e dalla valutazione di compatibilità ambientale, in conformità alla disciplina del Codice dell'ambiente.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/01/2023

N. 00233/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00809/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 809 del 2022, integrato da motivi aggiunti, proposto da Impianti S.R.R. Ato 4 Caltanissetta Provincia Sud s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avv. Stefano Polizzotto, con domicilio digitale come da PEC da registri di giustizia;

contro

l’Assessorato dell'energia e dei servizi di pubblica utilità della Regione Siciliana, in persona dell’Assessore
pro tempore
, rappresentato e difeso
ope legis
dall'Avvocatura distrettuale di Palermo con domicilio digitale come da pec risultante di registri di giustizia;

nei confronti

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