Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3826 del 2007

ECLI:IT:TARNA:2007:3826SENT

Massima

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Il difetto di interesse sopravvenuto alla decisione della controversia comporta l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che la perdita di interesse della parte ricorrente all'esito del giudizio, intervenuta nel corso del procedimento, determina l'impossibilità per il giudice di pronunciarsi nel merito della controversia, rendendo il ricorso improcedibile. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'attualità e la concretezza della tutela giurisdizionale, evitando pronunce su questioni divenute prive di rilievo per il ricorrente. La compensazione delle spese di lite rappresenta una conseguenza logica di tale improcedibilità, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. La massima giuridica che sintetizza tali principi è la seguente: Il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente comporta l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti, in quanto il venir meno dell'attualità e concretezza della tutela giurisdizionale richiesta impedisce al giudice di pronunciarsi nel merito della controversia. Tale principio si fonda sull'esigenza di evitare pronunce su questioni divenute prive di rilievo per il ricorrente, assicurando l'effettività della giustizia amministrativa e il corretto esercizio del potere giurisdizionale. La compensazione delle spese rappresenta una logica conseguenza dell'improcedibilità del ricorso, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, la quale non può essere onerata dei costi del giudizio venuto meno per una causa a lei non imputabile. Il giudice, pertanto, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso per difetto di interesse sopravvenuto, deve disporre la compensazione integrale delle spese di lite tra le parti, in ossequio ai principi di ragionevolezza, proporzionalità ed equità che informano l'esercizio della funzione giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania - Napoli Sezione III composto dai magistrati: dott. ((omissis)) - Presidente dott. ((omissis)) - Giudice dott. ((omissis)) - Giudice relatore ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso R.G. n. 8469 del 1998 proposto da Ch. Sa. Ca. Te. S.AR.L., in persona del legale rapp.te p.t., rappresentato e difeso dagli Avv.ti Ma. An. e Ja. Fr., ed elettivamente domiciliato in Na. alla via To. n. (...) CONTRO COMUNE di Na., in persona del legale rapp.te p.t., rappresentato e difeso dagli Avv.ti Gi.Ta., Ba. Ac. Ch. d'Or., An. An., El. Ca., Br. Cr., An. Cu., An. Iv. Fu., Gi. Pi., An. Pu., Br. Ri. e Ga. Ro., ed elettivamente domiciliato in Na., piazza Mu., ((omissis)). c/o Avvocatura Municipale PER L'ANNULLAMENTO a) dell'ordinanza sindacale del Comune di Na. del 31.7.1998, prot. n. 870218 con cui viene ordinata la chiusura ad horas dell'attività commerciale, b) della nota d…

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