Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8020 del 26 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8020PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale forma qualificata di libertà di manifestazione del pensiero, è uno strumento di progresso e di civiltà, ma non può trovare impulso e forza in una narrazione di fatti falsi. Perché il diritto di critica possa essere legittimamente esercitato, è necessario che esso abbia una base di verità, nel senso che deve riferirsi a un fatto storicamente vero e a un evento realmente accaduto, pur con la possibilità di esprimere opinioni e valutazioni soggettive sulla realtà sociale, economica e politica. Anche quando il diritto di critica è esercitato nei confronti di figure pubbliche o di vicende di rilevante interesse pubblico, esso deve comunque rispettare il requisito della continenza espositiva, evitando espressioni offensive o gratuitamente lesive della reputazione altrui. Pertanto, il diritto di critica non può essere invocato per giustificare la diffusione di notizie false o palesemente distorte, anche quando esse riguardino fatti e personaggi di interesse pubblico, in quanto ciò equivarrebbe a negare la stessa essenza di tale diritto, che presuppone il rispetto della verità fattuale, pur nell'ambito di una valutazione critica soggettiva. Inoltre, la rilevanza pubblica di una vicenda non può essere invocata per comprimere indebitamente il diritto alla riservatezza e alla tutela della reputazione dell'individuo, dovendo essere contemperata con il rispetto della sfera privata, salvo che non ricorrano esigenze di interesse generale che giustifichino un'eccezione a tale diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VI. FR. , C/ N. IL (OMESSO);

1) MA. VI. , N. IL (OMESSO);

2) HA. DA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 770/2008 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di ROMA, del 19/12/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE; lette le conclusioni del PG Dott. Francesco Salsano, che ha chiesto il rigetto;

Udito il difensore Avv. Mazza' Paolo in sost. Avv. Carlo Grosso per imput…

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