Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4943 del 2 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:4943PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza furtiva, utilizzato per il pagamento di una fornitura di merci, in assenza di giustificazioni circa il legittimo possesso del titolo, integra il reato di ricettazione, anche in assenza di prova diretta dell'avvenuto furto, essendo sufficiente la mancanza di giustificazioni circa la legittima provenienza del bene. I giudici di merito, attraverso un corretto esame delle risultanze processuali, possono accertare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di ricettazione, senza che tale valutazione possa essere sottoposta a un nuovo giudizio di merito da parte della Corte di Cassazione, la quale è limitata al solo controllo di legittimità. La dichiarazione di inammissibilità del ricorso per cassazione, in assenza di ragioni di esonero, comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle Ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS) l'(OMISSIS);
avverso la sentenza in data 10/06/2014 della Corte di Appello di Napoli;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. AGOSTINACCHIO Luigi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ZACCO Franca, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avv. (OMISS…

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