Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 30629 del 22 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:30629PEN

Massima

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Il giudice di pace può condannare l'imputato al risarcimento del danno in favore della parte civile, oltre alla pena pecuniaria, e tale sentenza è appellabile anche avverso il solo capo relativo alla condanna generica al risarcimento, in quanto la condanna al risarcimento del danno costituisce una sanzione civile accessoria alla condanna penale, che incide sulla sfera patrimoniale dell'imputato. Il ricorso per cassazione proposto avverso tale sentenza deve essere convertito in appello, in quanto la sentenza del giudice di pace che applica una pena diversa da quella pecuniaria, o che condanna al risarcimento del danno, è appellabile ai sensi del D.Lgs. n. 274 del 2000, art. 37, e non può essere impugnata con ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 606 c.p.p., lett. e), trattandosi di una sentenza non altrimenti impugnabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) IN. RA., N. IL (OMESSO);

2) IN. AN., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/02/2007 GIUDICE DI PACE di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che chiede qualificarsi il ricorso come appello e trasmettersi gli atti alla Corte di …

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