Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4706 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:4706SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, che non richiede una motivazione ulteriore rispetto all'indicazione dei presupposti di fatto e all'individuazione e qualificazione degli abusi edilizi. L'amministrazione non è tenuta a compiere indagini sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla repressione dell'abuso, né ad effettuare una comparazione con l'interesse privato alla conservazione del manufatto, essendo in re ipsa l'interesse pubblico alla rimozione dell'illecito e al ripristino della legalità. Il lungo lasso di tempo trascorso tra la realizzazione del manufatto abusivo e l'adozione dei provvedimenti repressivi non elide l'esercizio del potere di contrasto degli interventi abusivi, né impone un più stringente obbligo motivazionale circa il permanere del carattere di attualità dell'interesse pubblico alla demolizione, in quanto non è ammissibile il consolidarsi di un affidamento degno di tutela in costanza di una situazione giuridicamente illecita. L'ingiunzione di demolizione costituisce la prima ed obbligatoria fase del procedimento repressivo e sanzionatorio, essendo la demolizione la prima soluzione sanzionatoria prevista dalla legge, a conferma della gravità dell'abuso e della previa necessità del titolo autorizzatorio al quale lo stesso è subordinato. La possibilità di irrogare la sanzione pecuniaria in alternativa alla demolizione rileva solo nella fase esecutiva, sicché la sua assenza nell'ordinanza di demolizione non costituisce vizio dell'ordinanza medesima.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/10/2019

N. 04706/2019 REG.PROV.COLL.

N. 05744/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5744 del 2015, proposto da
Cozzolino Annunziata, rappresentata e difesa dall'avv. Enrico Angelone, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Cervantes, 64, con il con il seguente domicilio digitale, ai sensi dell’art. 136 c.p.a.: PEC, [email protected];

contro

Comune di San Sebastiano al Vesuvio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Valerio Barone, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, piazza Sannazzaro n. 71, con il seguente domicilio digitale, ai sensi dell’art. 136 c.p.a.:
PEC, [email protected]

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