Il proprietario di un immobile che ha presentato tempestiva istanza di condono edilizio per opere realizzate in difformità dal titolo abilitativo originario non può essere destinatario di provvedimenti sanzionatori, quali l'ordine di demolizione, fino alla definizione del procedimento di sanatoria, in quanto la presentazione della domanda di condono sospende il procedimento amministrativo sanzionatorio ai sensi degli artt. 38 e 44 della legge n. 47/1985. L'amministrazione comunale è pertanto tenuta ad astenersi dall'adozione di provvedimenti repressivi, la cui esecuzione vanificherebbe l'interesse del privato a conseguire la regolarizzazione delle opere abusive, ove ne sussistano i presupposti. Il giudice amministrativo è tenuto ad annullare l'ordinanza di demolizione adottata in pendenza della domanda di condono, rinviando all'amministrazione per le determinazioni in ordine alla richiesta di sanatoria.