Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28673 del 22 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:28673PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che riceve una dazione indebita in relazione all'esercizio della propria funzione discrezionale, senza che emerga la prova di specifici atti contrari ai doveri d'ufficio concordati o realizzati, integra il reato di corruzione per l'esercizio della funzione di cui all'art. 318 c.p. e non quello di corruzione propria di cui all'art. 319 c.p. Infatti, affinché ricorra la più grave ipotesi di corruzione propria, è necessario che emerga la prova di un atto determinato, contrario ai doveri d'ufficio, che sia stato oggetto del patto corruttivo, non essendo sufficiente la mera discrezionalità dell'attività svolta dal pubblico ufficiale. In assenza di tali elementi, la condotta del pubblico ufficiale che accetta una dazione indebita in relazione all'esercizio delle proprie funzioni, pur se connotate da discrezionalità valutativa, integra il reato di cui all'art. 318 c.p., punito con pena edittale inferiore rispetto a quella prevista per la corruzione propria. Pertanto, qualora non emerga la prova di specifici atti contrari ai doveri d'ufficio concordati o realizzati, la qualificazione giuridica del fatto deve essere ricondotta alla fattispecie di cui all'art. 318 c.p., anche in presenza di una dazione indebita al pubblico ufficiale in relazione all'esercizio di attività discrezionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Bologna del 13 luglio 2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis))' Raddusa;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento della sentenza impugnata limitatamente alla qualificazione del fatto con rinvio alla Corte territoriale competente;
sentito il difensore, a…

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