Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2011 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:2011SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive e il diniego di condono, afferma i seguenti principi di diritto: 1. La presentazione di una domanda di condono edilizio non preclude l'adozione di provvedimenti repressivi da parte dell'amministrazione comunale, se le opere oggetto di tali provvedimenti sono diverse e ulteriori rispetto a quelle per le quali è stata chiesta la sanatoria. In tali casi, le opere sanzionate con l'ordine di demolizione, in quanto configurabili come "nuova costruzione" rispetto all'immobile sottoposto a condono, ripetono la medesima caratteristica di illegittimità dell'opera principale e sono pertanto sottoposte alla stessa sanzione. 2. Gli interventi edilizi realizzati in assenza di permesso di costruire e comportanti un'alterazione dell'aspetto esteriore dell'immobile, anche se qualificabili come pertinenziali o precari, sono comunque assoggettati all'obbligo di preventiva acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica. In mancanza di tale autorizzazione, l'applicazione della sanzione demolitoria è doverosa. 3. Quando vi siano dubbi sull'epoca di ultimazione delle opere oggetto di domanda di condono, l'onere di fornire la prova dell'ultimazione dei lavori in data utile ai fini del rilascio del provvedimento di condono grava sul privato richiedente, e non sull'amministrazione procedente. 4. In presenza di abusi realizzati in zone sottoposte a vincolo paesaggistico-ambientale, il requisito della conformità urbanistica delle opere, introdotto dal comma 27 dell'art. 32 della legge n. 326/2003, assume rilievo assorbente ai fini del diniego del condono, a prescindere dalla data di realizzazione delle stesse. 5. La domanda di risarcimento del danno per il ritardo dell'amministrazione nel provvedere sulla domanda di condono è infondata, in assenza di puntuale deduzione del danno, non potendosi discorrere di danno in re ipsa derivante dal solo decorso del tempo per la definizione della pratica. 6. La giurisdizione sulla domanda di restituzione dell'oblazione corrisposta per la sanatoria di un immobile abusivo, in caso di rigetto dell'istanza di condono, non è devoluta alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ma appartiene al giudice ordinario.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/03/2018

N. 02011/2018 REG.PROV.COLL.

N. 03691/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3691 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Napoli, via Orsini, 46;

contro

Comune di Bacoli, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, Segreteria T.A.R.;

per l'annullamento, con ricorso iniziale,

- dell'ordinanza del Responsabile del XI Settore del Comune di Bacoli n. 48 del 27.06.2013 notificata in data 03.07.2013, con cui si dispone la dem…

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