Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31232 del 9 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:31232PEN

Massima

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Il ruolo apicale di un soggetto all'interno di un'associazione mafiosa può essere desunto da plurimi e convergenti elementi probatori, quali i contatti con esponenti di spicco della criminalità organizzata, il controllo capillare del territorio, la finalizzazione delle condotte delittuose alla realizzazione del programma associativo e il finanziamento del sodalizio attraverso la commissione seriale di truffe in danno degli interessi finanziari dell'Unione Europea. Tali elementi, debitamente valutati nel loro complesso e in modo logico, possono integrare la gravità indiziaria del reato di partecipazione ad associazione mafiosa, anche in assenza di precedenti condanne per reati associativi, laddove siano idonei a dimostrare l'esteriorizzazione della forza intimidatrice, di assoggettamento ed omertà esercitata dal sodalizio mafioso. Inoltre, il ricorso a metodi fraudolenti, quali l'induzione in errore dell'ente erogatore mediante la presentazione di falsa documentazione, può configurare il reato di truffa aggravata, in luogo del meno grave reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, qualora emerga che gli indagati non si siano limitati a trasmettere false autocertificazioni, ma si siano avvalsi dell'azione di responsabili e operatori del CAA che hanno falsamente attestato di aver eseguito le verifiche sull'esistenza dei titoli legittimanti l'erogazione del contributo. Infine, il ricorso al metodo mafioso per la realizzazione di reati-fine, volti all'agevolazione del sodalizio storico di riferimento, può essere desunto da elementi probatori che dimostrino il monopolio acquisito dal gruppo criminale nella commissione delle truffe ai danni dei fondi europei, sfruttando il background dell'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza del 6/2/2020 del Tribunale di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis)) Giordano;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con istanza del 21 gennaio 2021 l'avvocato (OMISSIS), difensore di fiducia d…

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