Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24158 del 13 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:24158PEN

Massima

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Il reato di violenza privata aggravata di cui all'art. 611 c.p. richiede che la minaccia sia idonea a costringere o determinare altri a commettere un fatto costituente reato e che l'agente sia consapevole della qualifica giuridica della condotta a cui vuole costringere il terzo, in quanto tale elemento rientra nella rappresentazione del colpevole. Pertanto, la mera minaccia di danneggiamento, pur se finalizzata all'ottenimento di un comportamento illecito, non integra il più grave reato di cui all'art. 611 c.p., ma il meno grave reato di minaccia di cui all'art. 612 c.p., di competenza del giudice di pace.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ANCONA;

nei confronti di:

1) ZA. AH. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/12/2006 GIUDICE DI PACE di URBINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIZZUTI GIUSEPPE;

Sentite le conclusioni del P.G. Dott. CONSOLO Santi (annullamen…

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