Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3674 del 25 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3674PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione della custodia cautelare in carcere, deve essere valutato in concreto e con riferimento alla sua attualità al momento dell'adozione della misura, tenendo conto della capacità delinquenziale e della personalità dell'indagato, desumibili dalla gravità e modalità di commissione dei fatti, nonché dalla pluralità dei reati contestati, a prescindere dal limite di pena previsto per l'applicazione della custodia in carcere. La valutazione della concretezza e attualità del pericolo di recidiva non può essere esclusa sulla base del solo decorso del tempo dalla commissione dei fatti o della durata della detenzione, qualora emergano elementi che dimostrino l'elevata capacità criminale dell'indagato e la sua pericolosità sociale. Pertanto, la misura cautelare degli arresti domiciliari può essere ritenuta inadeguata rispetto alle esigenze cautelari, anche in presenza di un braccialetto elettronico, qualora il giudice ritenga che la volontà discrezionale dell'indagato di conformarsi alle prescrizioni non sia sufficiente a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato, in ragione della sua spiccata propensione a delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 317/2016 in data 29/04/2016 del Tribunale di VENEZIA in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSCIONI Giuseppe;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ZACCO Franca che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanz…

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