Il provvedimento di revoca della patente di guida adottato dal Prefetto a seguito dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, quale la sorveglianza speciale, non ha carattere vincolato ma discrezionale, in quanto la valutazione dei presupposti per l'applicazione della misura di prevenzione e della sua concreta individuazione implica apprezzamenti di natura discrezionale da parte dell'autorità competente. Pertanto, la controversia relativa alla revoca della patente di guida disposta in tali casi rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo, in quanto attiene a posizioni di interesse legittimo del destinatario del provvedimento. Nell'esercizio di tale potere discrezionale, il Prefetto è tenuto a motivare adeguatamente il provvedimento di revoca, consentendo al destinatario la partecipazione al procedimento, al fine di garantire il rispetto del principio del contraddittorio e del diritto di difesa. In mancanza di una motivazione specifica e dell'attivazione del contraddittorio procedimentale, il provvedimento di revoca della patente di guida è illegittimo e deve essere annullato, ferma restando la possibilità per l'Amministrazione di adottare un nuovo provvedimento, previo corretto esercizio del potere discrezionale e nel rispetto delle garanzie procedimentali.