Il provvedimento amministrativo che ingiunge la demolizione di un manufatto edilizio ritenuto abusivo è legittimo qualora l'interessato non dimostri la conformità dello stesso alla normativa urbanistica ed edilizia vigente. L'accoglimento della domanda di sanatoria da parte dell'amministrazione rende improcedibile il ricorso avverso il provvedimento di demolizione, essendo venuto meno l'interesse all'impugnazione. Tuttavia, il ricorrente mantiene un interesse giuridicamente rilevante alla declaratoria di legittimità della realizzazione del manufatto, anche a seguito della sua demolizione, al fine di ottenere la ricostruzione dello stesso. Tale interesse non può essere soddisfatto attraverso una pronuncia del giudice amministrativo sulla conformità del manufatto demolito, in quanto ciò comporterebbe una pronuncia su un atto amministrativo non ancora adottato, in violazione del divieto di cui all'art. 34 del d.lgs. 104/2010. Il giudice amministrativo, pertanto, non può pronunciarsi sulla legittimità della realizzazione del manufatto demolito su richiesta del ricorrente, dovendo dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse.