Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18276 del 30 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18276PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di omicidio volontario sussiste quando il concorrente, pur non essendo l'autore materiale dell'azione omicidiaria, abbia comunque agevolato o rafforzato il proposito criminoso dell'esecutore materiale, attraverso condotte che dimostrino la consapevolezza e la volontà di contribuire alla realizzazione del fatto. Tali condotte possono consistere nell'aver arrestato la marcia del veicolo per consentire all'altro concorrente di scendere e affrontare la vittima, nell'averlo raggiunto poco dopo armato per tenerla sotto mira e nell'aver infine esploso colpi mortali, in immediata successione all'azione omicidiaria dell'altro concorrente. Il riconoscimento dell'attenuante della provocazione non esclude la configurabilità del concorso, in quanto la provocazione era stata posta in essere contestualmente nei confronti di entrambi i concorrenti, determinando la loro reazione sinergica. Tuttavia, la motivazione sulla determinazione della pena finale, in continuazione con i reati già contestati, deve indicare espressamente i criteri di cui all'art. 133 c.p. utilizzati per la quantificazione della pena relativa al nuovo reato di omicidio, non essendo sufficiente il mero riferimento alla pena già inflitta per il reato più grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 9/2012 CORTE ASSISE APPELLO di CATANZARO, del 29/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI MARIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI Maria G., che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente al trattamento sanzionatorio.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

FAT…

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