Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30839 del 22 luglio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:30839PEN

Massima

In tema di ingiuria, l'applicazione della causa di non punibilità fondata sul carattere reciproco delle offese (art. 599, primo comma, c.p.) è interamente rimessa alla valutazione discrezionale del giudice, non necessita di sollecitazione da parte dell'interessato e può intervenire ad opera del giudice di appello anche nel caso in cui l'omesso riconoscimento nel giudizio di primo grado non abbia costituito oggetto di specifica doglianza nei motivi di gravame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
QUINTA SEZIONE PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.:
MARRONE FRANCO - PRESIDENTE
COGNETTI CARLO - CONSIGLIERE
FERRUA GIULIANA - CONSIGLIERE
SICA GIUSEPPE - CONSIGLIERE Rel.
MARASCA GENNARO - CONSIGLIERE
ha pronunciato la seguente
SENTENZA/ORDINANZA
sul ricorso proposto dalla ((omissis)) nel processo a carico di
1) BRUNI DOMENICO N. IL 21/05/1945
avverso SENTENZA del 09/01/2002 CORTE APPELLO di ROMA
visti gli atti, la sentenza ed il procedimento
udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere SICA GIUSEPPE
RITENUTO IN FATTO.
BRUNI DOMENICO, veniva condannato il 5/12/2000 dal tribunale di Roma, per il reato di ingiurie in danno di ((omissis)), alla pena di lire 200.000 di multa. Doppi benefici. Risarcimento del danno equamente liquidato in lire 500.000, con provvisionale di pari entità. L'imputato veniva assolto dal reato di minacce perc…

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