Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24245 del 4 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24245PEN

Massima

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La dichiarazione di inammissibilità del ricorso per manifesta infondatezza dei motivi non consente di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, ivi compreso l'eventuale decorso del termine di prescrizione, in quanto l'inammissibilità impedisce l'instaurazione di un valido rapporto di impugnazione in sede di legittimità. La valutazione della credibilità della testimonianza della persona offesa, al pari di ogni altra testimonianza, deve essere effettuata sulla base del controllo delle capacità percettive e mnemoniche del dichiarante, nonché della corrispondenza al vero della sua rievocazione dei fatti, desunta dalla linearità logica della sua esposizione e dall'assenza di risultanze processuali incompatibili, caratterizzate da pari o prevalente spessore di credibilità. Il giudizio sulla sussistenza dell'esimente della legittima difesa e sulla natura colposa delle lesioni rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non è censurabile in sede di legittimità se sorretta da una logica e coerente ricostruzione dei fatti. Analogamente, la concessione, il giudizio di comparazione o il diniego delle attenuanti generiche e, in genere, il trattamento sanzionatorio, rientrano nel potere discrezionale del giudice di merito e non richiedono un'analitica valutazione di tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli, essendo sufficiente l'indicazione degli elementi ritenuti decisivi e rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (ANCHE PCN) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5976/2010 CORTE APPELLO di MILANO, del 02/02/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Scardaccione E.V. che ha concluso per il capo B), inammissibilita' capo A),

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 2.2.2010, la corte di appello di Mil…

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