Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29572 del 7 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:29572PEN

Massima

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La partecipazione a una rissa, con il conseguente coinvolgimento in atti di violenza e il procurarsi o l'uso di oggetti atti ad offendere, integra il reato di rissa, a prescindere dalla qualifica di tifoso o meno degli imputati, essendo sufficiente la loro presenza e il loro coinvolgimento negli scontri, anche se in una posizione meramente difensiva. L'identificazione degli imputati da parte delle forze dell'ordine, anche in assenza di documenti di identità, attraverso le comunicazioni fotosegnaletiche, costituisce prova sufficiente della loro partecipazione alla rissa, così come il rinvenimento di oggetti atti ad offendere nella loro disponibilità e le lesioni riportate dalla vittima, compatibili con tali oggetti. La mancata concessione delle attenuanti generiche è adeguatamente motivata dalla gravità del fatto, dalle modalità della condotta e dall'intensità dell'elemento psicologico, senza che sia necessario un esplicito riferimento alla personalità degli imputati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 23/09/2011 della Corte d'Appello di Messina;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Pratola Gianluigi, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito per l&#x…

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