Il rilascio del certificato di agibilità di un immobile presuppone necessariamente la conformità urbanistico-edilizia delle opere realizzate, incluso il completamento delle opere di urbanizzazione previste dalle convenzioni urbanistiche accessorie al titolo edilizio. Il mancato completamento di tali opere, funzionali a soddisfare le esigenze infrastrutturali minime scaturenti dall'edificazione del comparto, costituisce valida ragione giustificatrice del diniego o della sospensione dell'efficacia della segnalazione certificata di agibilità, anche in assenza di specifici obblighi convenzionali assunti dal proprietario attuale dell'immobile. L'interesse pubblico alla salvaguardia dell'incolumità collettiva, connesso all'utilizzo di un edificio privo della necessaria documentazione attestante la regolarità delle opere strutturali e la conformità degli impianti, prevale sull'interesse del privato al mantenimento dell'agibilità, senza che l'Amministrazione sia tenuta a comparare o graduare le misure adottate in funzione di pretese esigenze di proporzionalità. Il termine di dodici mesi per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio della segnalazione certificata di agibilità decorre dalla scoperta delle mancanze documentali che ne inficiano la validità o, al più tardi, dalla scadenza del termine di trenta giorni dal ricevimento della segnalazione, durante il quale l'Amministrazione può intervenire per inibire l'efficacia dell'atto.