Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20904 del 15 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:20904PEN

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, disposto con sentenza di condanna, non costituisce una "pena" nel senso individuato dalla giurisprudenza della Corte EDU, ma una sanzione amministrativa avente carattere ripristinatorio e reale, che non è soggetta a prescrizione ai sensi dell'art. 173 c.p. Pertanto, tale ordine di demolizione non può essere considerato irragionevole o in violazione dell'art. 117 Cost. in relazione alla disciplina delle sanzioni penali soggette a prescrizione, in quanto assolve a una funzione di tutela del territorio e non ha finalità punitive, producendo effetti sul soggetto che si trova in rapporto con il bene abusivo, anche se non ne è l'autore. La mancata previsione di un termine di prescrizione per l'ordine di demolizione del manufatto abusivo disposto con sentenza di condanna non determina, pertanto, una violazione dei principi di eguaglianza e ragionevolezza di cui agli artt. 3 e 117 Cost.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/07/2019 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 15 luglio 2019 il Tribunale di Napoli ha rigettato l'istanza di (OMISSIS…

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