Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29139 del 12 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29139PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale perde efficacia e deve essere revocato quando viene meno l'interesse del ricorrente a coltivare l'impugnazione, in quanto la perdita di interesse sopravvenuta alla proposizione del ricorso per cassazione non configura una ipotesi di soccombenza e pertanto non comporta la condanna del ricorrente alle spese del procedimento né al pagamento della sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende. Il venir meno dell'interesse alla decisione, infatti, determina l'inammissibilità del ricorso per cassazione, senza ulteriori conseguenze a carico del ricorrente. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione mira a tutelare il diritto di difesa e il principio di economia processuale, evitando l'inutile protrarsi di un procedimento privo di concreto interesse per il ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 25/11/2016 del Tribunale di Genova;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ricorre…

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