Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20504 del 15 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20504PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso sussiste anche in assenza della realizzazione di specifici reati-fine, essendo sufficiente l'esistenza di una struttura organizzativa e di un programma criminoso comune, come desumibile da elementi indiziari quali dichiarazioni di collaboratori di giustizia, intercettazioni telefoniche e ambientali, e condotte finalizzate all'agevolazione dell'associazione, anche se non direttamente riconducibili a singoli reati-fine. L'aggravante di cui all'art. 7 della legge n. 203 del 1991 è configurabile quando la condotta estorsiva, pur non essendo direttamente ascrivibile all'associazione mafiosa, si inserisce in un contesto di legami stabili e duraturi finalizzati al perseguimento di scopi illeciti comuni, in considerazione dell'impronta camorristica dell'organizzazione e delle modalità intimidatorie utilizzate. Il termine di durata massima delle indagini preliminari decorre dalla nuova iscrizione nel registro delle notizie di reato a seguito della riapertura delle indagini, senza che rilevi l'eventuale precedente iscrizione, trattandosi di un procedimento formalmente nuovo. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, anche se non appartenenti all'organizzazione criminale, sono pienamente utilizzabili nella fase cautelare, ove siano valutate nel loro contenuto eteroaccusatorio e trovino riscontro in altri elementi investigativi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RU. An. , n. (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 20 ottobre 2008 dal Tribunale di Napoli;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Matilde Cammino;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentiti i difensori avv. BIZZARRO Raffaele e Antonio Abet del …

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