Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2346 del 17 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:2346PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione della sentenza impugnata, deve limitarsi a verificare la coerenza logica e la congruità argomentativa della decisione, senza poter riesaminare autonomamente il materiale probatorio e adottare nuovi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti. L'illogicità della motivazione, per essere apprezzabile come vizio denunciabile, deve essere evidente e di macroscopica evidenza, non essendo sufficiente la mera critica alle interpretazioni e alle valutazioni compiute dal giudice di merito, purché siano spiegate in modo logico e adeguato le ragioni del convincimento. Inoltre, la determinazione della pena rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui esercizio è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o travisamento dei fatti, non essendo consentito un riesame della congruità della sanzione irrogata. Infine, l'inammissibilità del ricorso per cassazione, dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 51/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 27/06/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/11/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LORENZO ORILIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza 27.6.20…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.