Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1216 del 2011

ECLI:IT:TARPIE:2011:1216SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, ai sensi degli artt. 35, comma 1, lettera c), e 85, comma 9, del codice del processo amministrativo, qualora il ricorrente comunichi di non avere più interesse alla decisione. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto la sopravvenuta carenza di interesse rende privo di utilità pratica il pronunciamento sul merito della controversia. La declaratoria di improcedibilità per difetto di interesse sopravvenuto non implica alcuna valutazione nel merito della questione originariamente dedotta in giudizio, ma si fonda esclusivamente sulla mancanza di un interesse attuale e concreto della parte ricorrente alla decisione. Pertanto, il giudice amministrativo, in presenza di una comunicazione di rinuncia all'interesse al ricorso, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità dello stesso, compensando le spese di giudizio tra le parti in ragione della sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

N. 00454/2006
REG.RIC.

N. 01216/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00454/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 454 del 2006, proposto da:
ZAIFI ADIL, rappresentato e difeso dall'avv. Gianfranco Giannatiempo, con domicilio eletto presso il suo studio in Torino, piazza Statuto, 9;

contro

MINISTERO DELL’INTERNO, in persona del Ministro pro tempore;

per l'annullamento

del decreto, prot. reg. nr. 847/2005, assunto in data 17.01.2006 e notificato il 31.01.2006, con cui il Questore della Provincia di Torino rigettava l’istanza, dal ricorrente inoltrata il 20.03.2005 a fini di conversione del permesso di soggiorno per lavoro subordinato.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Vis…

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