Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27200 del 13 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:27200PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La nozione di interesse ad impugnare non è fondata sul concetto di soccombenza, ma sulla finalità di rimuovere una situazione di svantaggio processuale derivante da una decisione giudiziale e di conseguire un'utilità, ossia una decisione più vantaggiosa rispetto a quella oggetto del gravame, logicamente coerente con il sistema normativo. L'interesse a ricorrere, quale condizione di ammissibilità di qualsiasi impugnazione, deve essere correlato agli effetti primari e diretti del provvedimento da impugnare e sussiste soltanto se il gravame sia idoneo a costituire, attraverso l'eliminazione di un provvedimento pregiudizievole, una situazione immediata più vantaggiosa per l'impugnante rispetto a quella esistente. La documentata consegna allo Stato richiedente del ricorrente comporta l'inammissibilità del ricorso avverso il precedente provvedimento applicativo della misura cautelare finalizzata a consentire quella consegna, trattandosi di misura che ha ormai perso di efficacia. Né il consegnato può ritenersi conservare un interesse ad ottenere una pronuncia sul ricorso avverso l'ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere, in quanto potenzialmente interessato a presentare una domanda per la riparazione per l'ingiusta detenzione, in assenza di una espressa dichiarazione in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Trieste il 19/10/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SILVESTRI Pietro;
udito il Sostituto Procuratore Generale, Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Trieste ha disposto la consegna all'Autorita' Giudiziaria rumena di (OM…

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