Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6074 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:6074SENT

Massima

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Il recupero forzoso di un bene pubblico da parte della Pubblica Amministrazione è legittimo qualora il titolo concessorio sia scaduto e non sia stato rinnovato, in quanto il bene rientra nel patrimonio indisponibile dell'ente e la sua destinazione a finalità di interesse pubblico prevale sulla posizione del concessionario. La mancanza di un valido titolo concessorio, l'utilizzo difforme del bene da parte del concessionario e l'accumulata morosità nel pagamento dei canoni costituiscono presupposti idonei a giustificare l'esercizio del potere di autotutela possessoria da parte dell'Amministrazione, senza che sia necessaria l'esternazione di ulteriori ragioni di pubblico interesse. Le disposizioni regolamentari e gli atti di indirizzo dell'ente, anche successivi all'adozione del provvedimento impugnato, non possono ostare all'esercizio di tale potere, in quanto la riacquisizione del bene rientra nelle competenze gestionali dei dirigenti, in attuazione della normativa vigente. Il principio di tutela dell'iniziativa culturale dei cittadini non può prevalere sulla preminente finalità di pubblico interesse connessa al recupero del bene a beneficio della collettività ed al ripristino della legalità.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/04/2023

N. 06074/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00980/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 980 del 2022, proposto da:
Associazione Culturale La Maggiolina, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Arturo Salerni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Valentina Antonelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale n. 194 del 30.3.2016, n.prot. QC7849, emessa dal Dipartimento Patrimonio Sviluppo e Valorizzazione di Roma …

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