Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22959 del 10 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:22959PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando il male ingiusto prospettato alla vittima dipende direttamente dall'azione del soggetto agente, il quale pone la persona offesa nell'ineluttabile alternativa di subire il danno minacciato o di soddisfare la pretesa patrimoniale illecita. Ciò si verifica quando gli imputati, qualificandosi falsamente come appartenenti alle forze dell'ordine, prospettano l'arresto di un familiare della vittima come conseguenza inevitabile in caso di mancato pagamento di una somma di denaro, inducendo così la persona offesa, in condizioni di minorata difesa, a consegnare beni di valore per evitare il male prospettato. In tali casi, la condotta degli imputati integra gli elementi costitutivi del reato di estorsione, essendo irrilevante che il male prospettato non costituisca un "male ingiusto in assoluto" e che l'agente abbia agito con l'intento di truffare anziché di minacciare, trattandosi di un errore sulla struttura del reato e sull'elemento psicologico, inescusabile in diritto penale. Inoltre, il ricorrente non può dolersi di un trattamento sanzionatorio ritenuto erroneamente più favorevole per il coimputato, in quanto privo di interesse a contestare un beneficio altrui, mentre la motivazione della corte di appello sul complessivo trattamento sanzionatorio risulta adeguata e immune da vizi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirell - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PARDO Ignazi - Consigliere

Dott. DI PISA F - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/07/2019 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FABIO DI PISA;
lette le conclusioni scritte Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8 del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MASTROBERARDINO Paola, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
esaminate le conclusioni scritte…

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