Consiglio di Stato sentenza breve n. 7697 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:7697SENB

Massima

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Il provvedimento di demolizione di un immobile abusivo, adottato a seguito del definitivo accertamento della sua natura abusiva attraverso il rigetto dell'istanza di condono edilizio, non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo tale provvedimento vincolato e rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto. Il principio di doverosa demolizione dell'abuso edilizio non ammette deroghe neppure nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. L'impugnazione del provvedimento di diniego del condono edilizio, che ha definitivamente accertato l'abusività dell'immobile, deve essere proposta entro il termine di decadenza previsto, a pena di inammissibilità di ogni successiva impugnazione dell'ordinanza di demolizione, la quale consegue in modo vincolato all'accertamento dell'abusività. Il principio di doverosa demolizione dell'abuso edilizio, una volta definitivamente accertato, non ammette deroghe, neppure in considerazione della posizione del proprietario attuale, non responsabile dell'abuso, o del tempo trascorso dalla realizzazione dell'abuso, essendo l'ordine di demolizione un atto dovuto e vincolato, finalizzato al ripristino della legalità violata.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/11/2021

N. 07697/2021REG.PROV.COLL.

N. 08659/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 8659 del 2021, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Olbia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio fisico in Olbia, via F.lli Bandiera 11, presso lo studio dell’avvocato ((omissis)), e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis)) 5;

per la riforma, previa sospensione:

della sentenza del Tribun…

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