Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza n. 564 del 2015

ECLI:IT:TARBAS:2015:564SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso in forma di massima giuridica: La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia ai sensi dell'art. 13 della legge n. 47/1985 determina la mera sospensione dell'efficacia dell'ordinanza di demolizione precedentemente adottata, la quale riacquista piena efficacia in seguito al decorso infruttuoso del termine di 60 giorni dalla presentazione della domanda, senza necessità di un nuovo provvedimento di demolizione. Il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sull'istanza di accertamento di conformità urbanistica entro il predetto termine equivale a un provvedimento tacito di diniego, che non richiede alcuna ulteriore comunicazione al privato. Pertanto, l'ordine di demolizione dell'opera abusiva e il successivo provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale, adottati in seguito alla mancata ottemperanza all'ingiunzione di demolizione, sono legittimi, in quanto l'istanza di sanatoria si è conclusa con un diniego tacito. La natura pertinenziale di un manufatto edilizio rispetto all'immobile principale non può essere desunta dalla mera vicinanza o dalle dimensioni contenute, ma richiede la prova della sua oggettiva strumentalità e accessorietà, non essendo sufficiente la mera destinazione soggettiva attribuita dal proprietario. Inoltre, la deroga agli strumenti urbanistici prevista dall'art. 9 della legge n. 122/1989 per la realizzazione di autorimesse e parcheggi pertinenziali è applicabile solo nel caso di opere interrate o realizzate al piano terra di edifici preesistenti, mentre non è estensibile a nuove costruzioni fuori terra, le quali devono rispettare le prescrizioni urbanistiche vigenti.

Sentenza completa

N. 00482/2003
REG.RIC.

N. 00564/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00482/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso avente numero di registro generale 482 del 2003, proposto da:
- ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Potenza, alla via Ciccotti n. 10;

contro

- Comune di Matera, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), da intendersi domiciliato, ai sensi dell’art. 25, n. 1, lett.
a
) cod. proc. amm., presso la Segreteria di questo Tribunale;

per l’annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

- dell’ordinanza n. 137 del 17 luglio 2003 del dirigente del Settore urbanistica del Comune d…

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