Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6316 del 15 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:6316PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando l'agente, con condotte reiterate di minaccia o molestia, cagiona un grave e perdurante stato di ansia o di paura nella persona offesa, ovvero ne determina un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona legata da relazione affettiva, ovvero costringe la persona offesa a modificare le proprie abitudini di vita. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, che richiede la consapevolezza e volontà di porre in essere più condotte di minaccia o molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice e dell'abitualità del proprio agire, senza necessità della preordinazione delle condotte rispetto all'evento. Il giudizio sulla sussistenza del requisito della reiterazione e del nesso di abitualità tra gli episodi, nonché sulla gravità dello stato di ansia e timore della persona offesa, è rimesso alla valutazione discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità se sorretta da adeguato supporto argomentativo. Parimenti, il riconoscimento dell'attenuante della semi-infermità mentale non esclude la sussistenza del dolo generico richiesto per il reato, essendo sufficiente che l'agente, pur con capacità parzialmente compromessa, abbia agito nella consapevolezza della natura persecutoria delle proprie condotte e della loro idoneità a cagionare uno degli eventi previsti dalla norma. Infine, la determinazione della pena, nell'ambito del bilanciamento tra le attenuanti e l'aggravante contestata, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità se sorretta da adeguato supporto argomentativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia R. A. - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/11/2021 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SESSA RENATA;
Il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PASSAFIUME SABRINA che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
Il difensore dell'imputato ha insistito nell'accoglimento il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 18.11.2021 la C…

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