Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8017 del 2 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:8017PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 può essere integrato anche sulla base di un singolo episodio criminoso che attesti l'intervento di un gruppo che partecipa nel suo insieme ad un evento importante per l'associazione, senza che sia necessaria la dimostrazione di una struttura organizzativa stabile e di ruoli definiti. Ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per tale reato, è sufficiente che emerga il coinvolgimento dell'indagato in attività di spaccio di sostanze stupefacenti in favore del sodalizio, anche attraverso il riconoscimento di debiti pregressi per precedenti forniture di droga e la disponibilità a svolgere attività di spaccio su indicazione degli altri membri dell'associazione. In tale contesto, non assumono rilievo le deduzioni difensive volte a contestare la qualificazione giuridica della condotta nell'ambito dell'art. 74 anziché dell'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990, atteso che l'attività di piccolo spaccio è comunque riconducibile all'ambito applicativo del reato associativo, in ragione dell'unicità dell'organizzazione criminale. Inoltre, in sede di legittimità, la valutazione del peso probatorio degli indizi è riservata al giudice di merito e può essere contestata unicamente sotto il profilo della sussistenza, adeguatezza, completezza e logicità della motivazione, senza che siano ammissibili censure che si risolvano nella mera prospettazione di una diversa valutazione delle circostanze già esaminate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AM. SA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 605/2010 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 03/08/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILE Domenico;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. BAGLIONE Tindari che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

CONSIDERATO IN FATTO

IL GIP presso il Tribunale d…

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