Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 989 del 2020

ECLI:IT:TARLE:2020:989SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è illegittimo qualora l'amministrazione non accerti in modo inequivocabile e dia atto negli atti impugnati che i vincoli paesaggistico-ambientale e idrogeologico sull'area interessata siano stati imposti dalla pubblica amministrazione prima della realizzazione abusiva (senza titolo edilizio ed in contrasto con lo strumento urbanistico generale vigente) delle opere oggetto di domanda di condono. Infatti, ai sensi dell'art. 32, comma 27, lett. d), del D.L. n. 269/2003, convertito dalla L. n. 326/2003, le opere abusive non sono suscettibili di sanatoria qualora siano state realizzate su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonché dei parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali qualora istituiti prima della esecuzione di dette opere, in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici. Pertanto, l'amministrazione deve verificare e dare atto della sussistenza di tali presupposti per poter legittimamente negare il condono edilizio. Inoltre, la Regione Puglia, con la L.R. n. 28/2003, ha attuato la disciplina statale consentendo la sanatoria di tutti gli abusi, ma con riferimento all'osservanza del requisito generale dell'art. 31, comma 2, della L. n. 47/1985, vale a dire della ultimazione delle opere nel termine di legge, che però non è sufficiente a configurare la possibilità giuridica del condono, non consentendo il superamento dei limiti imposti dal comma 27 dell'art. 32 della L. n. 326/2003. Pertanto, il diniego di condono edilizio è illegittimo ove l'amministrazione non accerti e dia atto della sussistenza di tali presupposti, essendo altresì illegittima la conseguente ordinanza di demolizione adottata sulla base di tale provvedimento illegittimo.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/09/2020

N. 00989/2020 REG.PROV.COLL.

N. 02380/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2380 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria T.A.R. in Lecce, via F. Rubichi, n. 23, e dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Taranto, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Lecce, piazzetta Montale, n. 2;

per l'annullamento

- del provvedimento dirigenziale della Direzione Urba…

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