Il diniego di autorizzazione e concessione di suolo pubblico per la collocazione di un chiosco adibito a rivendita di giornali e riviste è legittimo qualora il nuovo manufatto non rispetti le prescrizioni del Codice della Strada e del Piano comunale di localizzazione dei punti vendita, in particolare occupando più della metà della larghezza del marciapiede e non lasciando libera una zona per la circolazione dei pedoni di almeno 2 metri. Tuttavia, le disposizioni del Piano comunale che prevedono distanze minime obbligatorie tra le rivendite di giornali e riviste sono in contrasto con i principi comunitari di libertà di stabilimento e di concorrenza, e pertanto non possono essere applicate. L'amministrazione comunale, nell'esercizio dei propri poteri di autotutela, deve rimuovere tali disposizioni del Piano in contrasto con il diritto dell'Unione Europea, consentendo così la riproposizione dell'istanza da parte del richiedente, previa modifica del progetto per l'adeguamento alle norme edilizie e a quelle del Piano comunale non confliggenti con il diritto comunitario.