Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40630 del 21 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40630PEN

Massima

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Il provvedimento di estradizione può essere legittimamente disposto quando: 1) i reati per i quali è intervenuta condanna all'estero sono previsti come delitti anche dalla legge italiana; 2) sono state acquisite le sentenze e i provvedimenti esteri comprovanti l'identità della persona ricercata; 3) non emergono ragioni per ritenere che l'estradando possa essere sottoposto a trattamenti persecutori o discriminatori; 4) la pendenza di un procedimento per il riconoscimento dello status di rifugiato politico non costituisce di per sé causa ostativa all'estradizione, in assenza di elementi concreti che facciano presumere il rischio di persecuzioni. La Corte di cassazione, nel valutare la legittimità del provvedimento di estradizione, non può sindacare nel merito le decisioni giurisdizionali straniere, essendo il suo controllo limitato alla verifica della sussistenza dei presupposti formali e sostanziali previsti dalla legge per l'accoglimento della richiesta di estradizione. Eventuali contestazioni relative al procedimento penale celebrato all'estero, alla diversità di trattamento sanzionatorio rispetto a presunti correi o a presunte irregolarità nell'identificazione dell'estradando, in assenza di elementi concreti e specifici, non possono essere utilmente dedotte in sede di impugnazione del provvedimento di estradizione, rientrando nell'ambito delle cause di inammissibilità del ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO ((omissis)) del 08/10/2 -

Dott. MILO ((omissis)) SENTE -

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. rel. Consigliere N. 1 -

Dott. ROTUNDO ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. MATERA ((omissis)) N. 26185/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RA. Dr. , nato in (OMESSO);

avverso la sentenza 19 marzo 2009 dalla Corte di appello di Venezia.

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso.

Udita nell'udienza in Camera di consiglio la relazione fatta dal Presidente Dott. de Roberto.

Udite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per la dich…

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