Il provvedimento amministrativo che accerta l'abusiva attività estrattiva e dispone la sospensione dei lavori e il ripristino ambientale dei luoghi è illegittimo qualora l'amministrazione non abbia svolto un'adeguata istruttoria tecnica, basandosi su accertamenti approssimativi e non sufficientemente motivati, senza considerare la possibilità che il mutamento morfologico del sito sia dovuto a fenomeni naturali di dissesto idrogeologico, come dimostrato da una perizia tecnica di parte. In tali casi, l'amministrazione è tenuta a effettuare ulteriori approfondimenti istruttori prima di adottare provvedimenti sanzionatori, al fine di accertare con certezza la natura e le cause delle modifiche riscontrate nel sito, senza poter presumere l'esistenza di un'attività estrattiva abusiva sulla base di elementi di prova insufficienti o contraddittori. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, di cui all'art. 97 Cost., impone all'amministrazione di svolgere un'istruttoria completa e rigorosa prima di adottare provvedimenti incidenti sulla sfera giuridica del privato, senza poter fondare la propria decisione su elementi istruttori carenti o incongrui.