Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la controversia relativa all'obbligo di cessione di un'area di proprietà privata al Comune, afferma che: 1. La giurisdizione in materia appartiene al giudice amministrativo, in quanto la controversia concerne l'osservanza di obblighi convenzionali di natura edilizio-urbanistica assunti dal privato in esecuzione di obblighi aventi finalità di pubblico interesse. 2. L'interesse del ricorrente all'accertamento dell'insussistenza dell'obbligo di cessione dell'area è ritenuto sussistente, in quanto egli non ha chiesto l'annullamento di precedenti provvedimenti comunali, ma solo l'accertamento del perimetro degli obblighi contrattuali. 3. L'atto di cessione gratuita del 1988 e le delibere comunali che lo hanno autorizzato non hanno mai menzionato espressamente l'area in questione, in coerenza con la volontà delle parti, sicché non può essere fatto discendere alcun obbligo di cessione di tale area in capo al privato. 4. L'accertamento dell'assenza dell'obbligo di cessione rende irrilevante l'esame della dedotta prescrizione di tale obbligo. 5. La domanda di accertamento dello ius aedificandi è rigettata, in quanto presuppone l'annullamento di un precedente provvedimento di diniego del permesso di costruire, non richiesto nel caso di specie.