Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4425 del 3 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4425PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere applicata retroattivamente anche a beni acquisiti prima dell'entrata in vigore della relativa normativa, in quanto essa è connessa alla pericolosità sociale del soggetto e non ha natura sanzionatoria. Il principio di irretroattività della legge penale non opera per le misure di sicurezza e di prevenzione, che sono regolate dalla legge in vigore al momento della loro applicazione. Pertanto, la confisca di prevenzione può essere disposta anche per fatti di reato commessi anteriormente all'introduzione della relativa disciplina normativa, purché sia accertata la pericolosità sociale del proposto al momento dell'applicazione della misura. L'accertamento della sproporzione tra il valore dei beni posseduti e i redditi dichiarati dal soggetto, unito alla prova della sua abituale dedizione ad attività delittuose, legittima l'applicazione della confisca di prevenzione, in quanto tali elementi consentono di presumere la provenienza illecita del patrimonio. Il procedimento di prevenzione e quello penale hanno presupposti e finalità distinti, sicché il divieto di "bis in idem" non opera tra di essi; pertanto, la confisca di prevenzione può essere disposta anche sui medesimi beni oggetto di confisca nell'ambito di un procedimento penale, in quanto la valutazione della pericolosità sociale del proposto e della provenienza illecita dei suoi beni è autonoma rispetto all'accertamento della responsabilità penale. Il terzo estraneo al procedimento di prevenzione, pur non essendo stato formalmente citato, può comunque intervenire in appello per far valere i propri diritti sui beni confiscati, ma in tal caso non potrà successivamente proporre incidente di esecuzione, dovendo far valere le proprie ragioni nel giudizio di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andr - est. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi rispettivamente proposti nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS) e di (OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentati ed assistiti, la prima dall'avv. (OMISSIS) e dall'avv. (OMISSIS), di fiducia, e dall'avv. (OMISSIS) e dall'avv. (OMISSIS), di fiducia, il secondo, e di (OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentata e assistita dall'avv. (OMISSIS) e dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso il decreto n. 126/2013 emesso dalla Corte d'appello di Roma, sezione quarta penale, in data 26.03.…

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