Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29242 del 26 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:29242PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di condanna per calunnia, afferma che la valutazione delle risultanze probatorie effettuata dal giudice di merito, la quale ha ritenuto attendibili le dichiarazioni della parte offesa e ha escluso l'esistenza di un complotto a suo danno, non è sindacabile in sede di legittimità, in quanto il vizio di motivazione denunciato dal ricorrente si risolve in una mera prospettazione di una diversa e più favorevole interpretazione dei fatti, operazione non consentita in questa sede, essendo il controllo di legittimità limitato alla verifica della mancanza o della manifesta illogicità della motivazione, senza possibilità di rivisitazione del merito della vicenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. An. ;

avverso sentenza della Corte di Appello di Torino resa in data 14 marzo 2008;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dott. FAZIO ((omissis));

udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del sostituto Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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