Consiglio di Stato sentenza n. 4040 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:4040SENT

Massima

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Il diritto di proprietà privata può essere legittimamente compresso per ragioni di pubblica utilità attraverso il procedimento espropriativo, il quale deve tuttavia essere correttamente seguito dall'amministrazione procedente nel rispetto delle garanzie previste dalla legge. Qualora l'amministrazione non abbia completato il procedimento espropriativo, occupando d'urgenza il bene privato e realizzandovi opere pubbliche, il proprietario conserva il diritto di chiedere la restituzione del bene o il risarcimento del danno. Tuttavia, tale diritto può essere fatto valere solo attraverso l'impugnazione tempestiva degli atti del procedimento espropriativo dinanzi al giudice amministrativo, competente in via esclusiva a sindacare la legittimità di tali atti. Il mancato rispetto dei termini decadenziali per l'impugnazione degli atti amministrativi preclude al proprietario la possibilità di ottenere la restituzione del bene, anche qualora il procedimento espropriativo sia stato condotto in modo illegittimo. In tal caso, il proprietario potrà far valere unicamente il diritto al risarcimento del danno, che tuttavia sarà limitato a quanto già accertato in sede giurisdizionale. L'amministrazione, da parte sua, potrà comunque procedere all'acquisizione del bene attraverso l'applicazione dell'istituto dell'acquisizione sanante previsto dalla legge, senza che il proprietario possa opporsi. Il giudice amministrativo, pertanto, non può accertare in via diretta il diritto di proprietà del privato, ma solo verificare la legittimità del procedimento espropriativo, essendo precluso l'esame di questioni attinenti a diritti soggettivi perfetti, come il diritto di proprietà, che rientrano nella competenza del giudice ordinario.

Sentenza completa

N. 00860/2014
REG.RIC.

N. 04040/2014REG.PROV.COLL.

N. 00860/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 860 del 2014, proposto da:
Comune di Roseto degli Abruzzi, rappresentato e difeso dall'avv. Pietro Referza, con domicilio eletto presso Antonio Ruggero Bianchi in Roma, via Leonardo Greppi N.77;

contro

Gioele Verzilli, Giovanni Verzilli, Daniele Verzilli, Silvana Verzilli, Lea Verzilli, Giuseppe Verzilli, Davide Verzilli, Mosè Verzilli, Samuele Verzilli, Beniamino Verzilli, rappresentati e difesi dall'avv. Giacomo Mauriello, con domicilio eletto presso Giacomo Mauriello in Roma, via Sistina 121; Silvana Verzilli;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. ABRUZZO - L'AQUILA: SEZIONE I n…

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